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I nostri Progetti
Archivio di Oliviero Toscani
l progetto, realizzato in collaborazione con Promemoria Group, si propone di valorizzare l’immenso patrimonio culturale custodito nell’archivio di Oliviero Toscani, celebre fotografo e comunicatore di fama internazionale. Tale patrimonio comprende un vasto assortimento di materiali: migliaia di fotografie, molte delle quali inedite, corrispondenza personale e professionale, nonché un’ampia raccolta di documenti e pubblicazioni editoriali.
L’iniziativa si distingue per l’utilizzo innovativo dell’intelligenza artificiale, impiegata per analizzare, catalogare e rendere più facilmente accessibili i contenuti dell’archivio, con l’obiettivo di preservare e diffondere la memoria storica e artistica del lavoro di Toscani. Attraverso avanzati strumenti tecnologici, il progetto mira non solo a organizzare e digitalizzare i materiali, ma anche a creare nuove modalità di fruizione per il pubblico, favorendo così una conoscenza più approfondita dell’opera dell’artista e del contesto culturale in cui si è sviluppata.

Programma di ricerca storica sull'heritage dei cantieri navali Riva
Il progetto mira a condurre una ricerca storica approfondita sull'Heritage dei Cantieri Navali RIVA, brand leader nella costruzione di yacht di lusso fondato nel 1842 a Sarnico (BG), sulle sponde del lago d’Iseo. Il programma ha come focus particolare la storia del motoscafo Aquarama, autentica icona del design dal 1962. Adottando una metodologia di ricerca storica legata al pensiero sistemico, la ricerca concorre a valorizzare e comunicare le molteplici narrazioni che l'heritage del cantiere Riva racchiude: dalla storia tecnologica a quella aziendale, dal design alla comunicazione senza trascurare le relazioni industriali. Il progetto intende valorizzare la tradizione e l’innovazione del cantiere, mettendo in luce il legame tra artigianalità e tecnologia, elementi distintivi che hanno reso Riva un simbolo di eccellenza e raffinatezza nel settore della nautica di lusso.

Progetto di ricerca con Juventus FC
Il progetto di ricerca avviato nel 2017 con la Juventus FC e il SYDERE Center, insieme al team della Dyson School of Design Engineering dell’Imperial College London, si è concentrato sul Juventus Stadium (ora Allianz Stadium). L'obiettivo era migliorare l'esperienza dei tifosi prima, durante e dopo le partite. La ricerca ha incluso studi di behavioural design per promuovere comportamenti positivi tra i tifosi e migliorare l'uso degli spazi. Dallo studio dell'area Club Omar Sivori è nato un nuovo concept per migliorare l'arredo e stimolare l'interazione tra i tifosi. L'efficacia della nuova configurazione è stata valutata usando software di mass motion, confermando miglioramenti nei flussi di persone e interazioni.
La ricerca ha anche suggerito nuove direzioni progettuali come l'identità visiva della sala, nuove soluzioni di collegamento tra spalti e club, percorsi esperienziali multisensoriali e nuovi scenari di consumo e socializzazione legati al cibo.

Arqueología en tránsito
L'esposizione itinerante Arqueología en tránsito, inaugurata a Tijuana durante la Design Week 2024 e riallestita a San Diego, esplora la relazione tra individui e artefatti per analizzare le complessità della migrazione contemporanea. Frutto di una ricerca collaborativa del Tecnologico de Monterrey, ha raccolto oggetti simbolici da vari territori messicani. La metodologia si è basata su laboratori co-creativi, classificando gli artefatti per utilità, rilevanza storica, carico emozionale e impatto sociale. La mostra utilizza archeologia, etnografia e design per narrare le esperienze migratorie, evidenziando il ruolo degli oggetti nel contesto dei confini globali. Invitando alla riflessione sulla costruzione di barriere e l’aumento delle migrazioni, Arqueología en tránsito ha promosso empatia e consapevolezza, dimostrando il potere trasformativo del design e della ricerca nel comprendere le sfide della società contemporanea.
Arqueología en Tránsito” è la mostra, a cura di Pier Paolo Peruccio e Josè de la O, aperta a Tijuana (Messico) e a San Diego (USA) durante le due Design Week: rispettivamente, 4- 5 maggio 2024 e 19-25 settembre 2024.

Olivetti en México: diseño, comunicación, arquitectura
Il progetto Olivetti Design Talks nasce con l’obiettivo di raccontare l’innovazione storica dell’Olivetti in modo creativo e coinvolgente, rivolgendo particolare attenzione ai giovani e mantenendo viva la tradizione di collaborazione con il Politecnico di Torino. Originariamente pensato come una serie di incontri dal vivo nell’Auditorium di Casa Blu a Ivrea, il progetto è stato adattato alla pandemia attraverso un "auditorium virtuale", sfruttando gli strumenti digitali per raggiungere un pubblico globale. Il progetto riunisce esperti di vari settori (storici, designer, imprenditori, filosofi, ecc.) per esplorare diversi aspetti della storia di Olivetti, dalla sua architettura al design, e affrontare temi legati all’innovazione. Un caso emblematico è la Lettera 22, simbolo dell'eccellenza Olivetti, che rappresenta un punto di partenza per una riflessione più ampia sulla storia e il futuro dell'azienda, con una narrazione che unisce passato e futuro.

Canavese 2030
Il progetto si inserisce nell’ambito di Canavese 2030, un think tank indipendente di ispirazione civica nato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, culturale ed economico del territorio canavesano. L’iniziativa si concentra sulla creazione di un progetto di identità visiva e sulla valorizzazione delle risorse locali, adottando un approccio sistemico che considera le connessioni tra ambiente, comunità, economia e cultura per favorire una crescita equilibrata e duratura.
Attraverso un processo partecipativo e collaborativo, il progetto coinvolge Confindustria Canavese e numerosi altri enti locali, istituzioni e realtà del territorio, con l’intento di stimolare un senso di appartenenza e consapevolezza tra i cittadini. L’identità visiva sviluppata mira a rappresentare in modo coerente e riconoscibile le peculiarità del Canavese, evidenziandone le tradizioni, le eccellenze produttive e le bellezze paesaggistiche.

Il rinascimento di Gaudenzio Ferrari
La mostra diffusa Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari ha coinvolto Varallo, Vercelli e Novara tra marzo e settembre 2018, attirando oltre 37.000 visitatori. Promossa da Regione Piemonte e organizzata da Abbonamento Musei, ha esposto le opere dell'artista cinquecentesco, accompagnate da attività culturali e partecipative. Il progetto mirava a valorizzare il patrimonio locale e a rigenerare territori marginali, stimolando cooperazione e sviluppo. La comunicazione, con una app e un logo dedicato, ha favorito il place branding, specialmente a Varallo, dove il simbolo di Gaudenzio è stato adottato da produttori locali, rilanciando eccellenze come la toma Valsesia e la pantofola Walser. Il progetto ha attivato strategie di marketing territoriale e processi di valorizzazione destinati a proseguire con il supporto della Regione e degli enti locali.

CRT Arte: i maestri della fotografia italiana
Il progetto si concentra in modo particolare sulla collezione della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con un particolare focus sulla valorizzazione e promozione del segmento della fotografia italiana del dopoguerra, che costituisce una parte fondamentale di questa collezione. L’iniziativa mira a esplorare come questa specifica area della fotografia si inserisca nel contesto più ampio dell’arte contemporanea, analizzando il suo sviluppo, le influenze e le evoluzioni storiche attraverso il tempo. Si articola in un approccio curatoriale che include la revisione critica e il confronto tra le opere fotografiche italiane postbelliche e altre esperienze internazionali, creando un dialogo tra le varie tradizioni artistiche e fotografiche. L’intento è quello di mettere in luce come la fotografia, nel periodo del dopoguerra, abbia assunto un ruolo centrale nell’affrontare temi sociali, politici e culturali, riflettendo la trasformazione del panorama italiano e globale.
Museo del Tempo | Mario Tebenghi
Questo progetto, attualmente in fase embrionale, nasce con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare l’opera di Mario Tebenghi, grafico pubblicitario piemontese noto per il suo contributo nell’ambito dell’arte e dell’artigianato applicati alla realizzazione e al restauro di meridiani e meridiane. La sua attività, svolta prevalentemente in Piemonte, ma anche in Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria, ha lasciato un segno importante nel panorama culturale e artistico del Nord Italia, contribuendo alla conservazione di un patrimonio spesso trascurato ma di grande valore storico e simbolico.
Il progetto si propone di approfondire la figura e il lavoro di Tebenghi attraverso la raccolta, lo studio e la documentazione delle sue opere. L’iniziativa punta a restituire visibilità a questi manufatti che, oltre a svolgere una funzione pratica, rappresentano espressioni artistiche legate alla tradizione e all’identità locale. In futuro, si prevede di realizzare mostre, pubblicazioni e percorsi culturali.