G.Y.M. Growing Youthful Material

da | Feb 15, 2023 | G.Y.M.

Il mercato del lavoro culturale contemporaneo richiede figure professionali complete e sempre più specializzate, e G.Y.M. è un programma di formazione residenziale per designer, architetti e artisti visivi progettato per soddisfare le seguenti esigenze:

  • professionalizzare gli studenti in tre discipline, design, arte visiva e architetturache sono fondamentali per attuare i cambiamenti necessari a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “ci impegniamo a raggiungere lo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni - economica, sociale e ambientale - in modo equilibrato e interconnesso”.
  • portare la sperimentazione e l'innovazione contemporanea al centro del dibattito culturale attraverso un formato educativo residenziale in cui l'arte e la comunicazione visiva interagiscono con il design.
  • sviluppare competenze di internazionalizzazione e interdisciplinarità nella progettazione culturale.

 

CULTURA DEL DESIGN: IL DENOMINATORE COMUNE DELLE DUE DISCIPLINE.

Il ruolo dell'artista visivo oggi si avvicina sempre più a quello del progettista culturale: questa figura professionale è chiamata ad assimilare nuove tecniche e a fornire con la sua ricerca un'ampia analisi dei contesti materiali e immateriali con cui tracciare una sintesi delle urgenze del mondo contemporaneo. Diventando così un profeta di nuovi stili di vita e di nuove modalità di fruizione dei luoghi fisici e intellettuali in grado di influenzare e modificare idee e comportamenti. Questo percorso ha certamente molti punti in comune con quello del designer, che attraverso la sua sensibilità umanistica ed estetica attua una sintesi di tutte le istanze necessarie alla realizzazione di progetti capaci di incidere realmente sulle problematiche contemporanee legate all'uso e alla fruibilità degli spazi privati e pubblici, in un'ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e di ecologia della mente in evoluzione. Inoltre, il design, operando in un sistema altamente complesso, è in grado di accompagnare e gestire, in tutte le fasi di sviluppo del progetto, il dialogo reciproco tra i vari attori di questo nuovo terreno culturale, che trova le sue basi teoriche in discipline come la cibernetica e la sociologia, che nel XX secolo hanno iniziato a considerare i processi come una rete di relazioni in entrata (input) e in uscita (output) che si autoregolano attraverso meccanismi di feedback. Ciò è ancora più necessario in una società ampiamente globalizzata, dove il progetto culturale e la sua comunicazione devono confrontarsi con un pubblico multietnico, multireligioso, multiculturale e multitasking ed essere, per tutte queste moltitudini, leggibili e condivisibili..

 

ARTE E TECHNÉ

Un nodo antico che si scioglie nella contemporaneità: oggi il termine techné racchiude il significato che diamo alla “tecnica” e all'“arte”. Il designer può essere definito come il professionista tecnico-intellettuale che opera anche nel campo del visuale per fare questo deve acquisire nella sua formazione, consapevolezza, coscienza e padronanza del linguaggio visivo, attraverso la ricerca nel passato e nel presente per immaginare il futuro. Progettista culturale versatile, in collaborazione con diverse professionalità, pratica e prassi espositive e realtà del mercato internazionale. Dal canto loro, anche gli artisti visivi sono diventati tecnici, perché la loro azione implica un metodo e implica conoscenze teoriche e pratiche, nonché una partecipazione consapevole a ciò che realizzano e, per esprimersi al meglio, devono necessariamente diventare imprenditori di se stessi. Possiamo quindi individuare il legame tra designer e artista: entrambi si muovono in un campo comunicativo contemporaneo che, pur distinto nei suoi obiettivi, è governato dagli stessi presupposti e contesti; entrambi richiedono ricerche e analisi complesse per arrivare alla creazione di un progetto o; entrambi influenzeranno la cultura estetica e la costruzione del contemporaneo.

La linea di demarcazione tra queste due professioni si sta assottigliando sempre di più, poiché entrambe devono assumersi la responsabilità tanto della realizzazione del progetto quanto del suo design, che deve essere sensibile ai rapidissimi cambiamenti antropologici, economici e sociali del nostro presente. Lo stesso vale per i grafici, figure cardine nel concepire, rielaborare e comunicare il mondo multidimensionale analogico e virtuale con cui stiamo riscrivendo le nostre vite del secolo post-pandemico. Storicamente, l'architettura è stata il contenitore privilegiato delle arti visive, ma anche gli architetti devono relazionarsi con le discipline sorelle per affrontare le sfide del nostro tempo. Alle capacità di dialogo e alla profondità del discorso di questi professionisti è affidato il compito di progettare prospettive di futuro economicamente, socialmente e psicologicamente sostenibili. Le nuove generazioni di creatori di contenuti non saranno solo testimoni, ma agenti attivi dell'evoluzione dei comportamenti e degli immaginari delle comunità in cui lavorano. Connettori tra concetti e applicazioni dei molteplici effetti della realtà e delle problematiche sulla sostenibilità umana in relazione alla riproducibilità, non solo tecnica, di se stessa. Alla capacità di investire nella ricerca e nello sviluppo culturale delle classi dirigenti di oggi è affidata la risposta alla domanda: quanto valore reale in termini di relazioni internazionali e di trasmissione storica della nostra identità produrranno i creatori di contenuti italiani del futuro?

L'unico mezzo di cambiamento possibile è la formazione interdisciplinare. In questo quadro, il sistema educativo pubblico italiano si è trovato impreparato ai grandi sconvolgimenti economici e sociali dovuti alle innovazioni tecnologiche dei primi anni del nuovo secolo, e oggi arranca in un ruolo di secondo piano nel sistema globale, condizionato da una mancanza di lungimiranza nell'investire risorse per formare e promuovere le capacità di creatività e innovazione delle giovani generazioni: l'unico passaporto per un futuro internazionale sostenibile. Con queste premesse, è evidente la necessità di formare i nostri giovani attraverso allenamenti crossover professionalizzanti pari a quelli già attivi nei principali centri di formazione europei e statunitensi. L'offerta formativa nazionale è attualmente insufficiente e spesso obsoleta e i creatori di contenuti italiani, per confrontarsi con i loro coetanei di altri Paesi, sono spesso costretti ad accedere a programmi internazionali. Ricordiamo il valore di scuole e movimenti storici precursori di pratiche interdisciplinari come Bauhaus, Black Mountain School, Dance Deck, Fluxus, Gutai..., che hanno segnato profondamente la storia delle arti e dell'educazione e sono ancora oggi oggetto di ricerca e studio. Risulta quindi evidente quanto sia urgente avviare azioni che promuovano la professionalizzazione, l'innovazione della sostenibilità e la contaminazione dei linguaggi e delle competenze come valori fondanti dei comportamenti futuri alla base del New European Bauhaus.

 

GYM RESIDENCE

Si tratta di un programma di residenza di formazione superiore post-laurea promosso da SYDERE Center, un centro di competenza internazionale e l'acronimo di SYSTEMIC DESIGN RESEARCH aE EDUCATION del Politecnico di Torinoche attraverso un programma intensivo di workshop e restituzione dal vivo per designer, grafici e architetti iscritti al Politecnico di Torino e artisti visivi operanti sul territorio nazionale. GYM, come abbreviazione contemporanea di gymnasium, un luogo dove i giovani si allenavano in giochi atletici e condividevano spazi di educazione filosofica e di ritrovo riempiti da spettacoli teatrali, lezioni, conferenze e scambi maieutici. Attraverso la formula innovativa di una scuola di perfezionamento per creatori di contenuti italiani, G.Y.M. è un programma di formazione sul posto di lavoro progettato da una facoltà composta da professionisti provenienti da mondi interdisciplinari dell'arte, del design e della narrazione.. Seguendo i principi delle più recenti pratiche di team building, G.Y.M. desidera valorizzare lo scambio tra pari basato sul metodo del learning by doing mettendo in relazione artisti, architetti e designer chiamati attivamente a dare vita a forme spontanee di autoformazione e produzione per diventare protagonisti di una nuova storia dell'ecologia comportamentale e della sostenibilità del nostro Paese. Questo percorsi godrà di un approccio curatoriale specifico dovuto all'attenta selezione dei portfolio e alla presenza di visiting professor chiamati a integrare con testimonianze dirette ed esperienze pratiche il percorso formativo dei giovani partecipanti, coordinato dal corpo docente che è sempre presente partecipando attivamente ai dibattiti, suggerendo le strategie più opportune per portare avanti gli obiettivi individuati dagli studenti per tutta la durata della residenza.. Il risultato sarà una residenza formativa interdisciplinare di eccellenza unica in Italia e la prima realizzata da una prestigiosa università pubblica italiana: il Politecnico di Torino. G.Y.M diventa così un luogo di conoscenza interdisciplinare, dove ognuno degli studenti potrà realmente confrontarsi con la propria preparazione accademica, (artista, architetto, designer, grafico) in un'esperienza dove ogni partecipante contribuirà in base alle competenze e alle esigenze sviluppate durante il workshop.

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